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Dati bancari e carte di credito a rischio, arriva una nuova truffa telefonica.
Lunedì 05 Ottobre 2009
autore: Roberto Rais La creatività di chi truffa, si sa, è sempre al lavoro, e se poi di mezzo ci
sono dati bancari e numeri di carte di credito, l’estro dei criminali di turno
si scatena alla ricerca di soluzioni fraudolente
particolarmente “innovative”.
Proprio in questi giorni arriva dalla Gran Bretagna la notizia relativa a un
nuovo trend tra chi truffa “a distanza”: una nuova tecnica di frode telefonica,
finalizzata all’ottenimento di dati bancari, infatti, si starebbe rapidamente
diffondendo oltre manica, dove sarebbero già centinaia le
persone truffate da falsi dipendenti delle principali compagnie del settore
telefonico.
Il metodo è, come sempre accade in questi casi, apparentemente banale:
il truffatore, assumendo le vesti di un dipendente di una società di telefonia
fissa (British Telecom pare essere l’azienda più colpita da questo
fenomeno), intima il pagamento immediato – via carta di credito – di un
presunto debito che il titolare dell’utenza telefonica detiene nei confronti
dell’erogatore di servizi.
Si tratta, ovviamente, di un debito inesistente. Ma alla richiesta di
spiegazioni da parte dell’ignaro cliente, o al rifiuto di procedere al
pagamento, il falso dipendente dell’azienda telefonica finge di
procedere alla conseguente immediata disattivazione della linea, e
all’applicazione di una sanzione ulteriore per il mancato pagamento.
Al fine di attestare quanto in precedenza sostenuto, il truffatore annuncia in
tempo reale l’avvenuto distacco della linea telefonica, domandando al cliente di
provare ad effettuare qualsiasi tipo di telefonata. Si tratta ovviamente di un
tentativo a vuoto, reso inutile dalla presenza, dall’altra parte del
filo, dello stesso falso dipendente che – non avendo mai cessato la prima
telefonata – continua ad occupare la linea simulando l’assenza di suoni
attraverso la disattivazione del microfono.
Superata questa fase, in cui la vittima sarà portata a ritenere attendibile
quanto sostenuto dal truffatore, la voce del falso dipendente della società
telefonica tornerà a farsi sentire, ribadendo che la linea verrà quanto
prima messa sotto controllo, a meno che non venga saldato il presunto debito.
Ecco pertanto che qualche ignaro cliente, pur di evitare ulteriori
complicazioni, consentirà al pagamento del debito, solitamente di poche
sterline, comunicando i dati della propria carta di credito al
truffatore dall’altra parte del filo.
Un metodo che, come si potrà osservare, sembra davvero semplice. Talmente
semplice che, purtroppo, si è già diffuso rapidamente in tutto il Regno Unito, e
non solo. Allertata dall’alto numero di segnalazioni, è stata la stessa British
Telecom a confermare l’esistenza della truffa “da almeno due
mesi”, pubblicando un rapido vademecum per la sicurezza, e stabilendo
un canale preferenziale con la Polizia, presso la quale si stanno sommando
numeri crescenti di denunce, auspicando un contenimento del fenomeno.
Anche in questo caso il consiglio non può che essere sempre quello di utilizzare
maggiore prudenza nei colloqui con apparenti erogatori di servizi, evitando di
comunicare a soggetti non correttamente identificati i propri dati bancari. Nel
caso invece in cui la truffa riuscisse, e i dati venissero comunicati, sarà
necessario contattare immediatamente la propria banca per
richiedere il blocco dello strumento di pagamento, avvisando successivamente gli
organi di polizia e la compagnia telefonica.
Roberto Rais
per International Traders
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